Anzitutto buonasera a tutti i lettori e un abbraccio a te Raffaela per questa interessante
intervista. Io sono Jan Filipovic leader dei Syberia ed è un piacere rispondere alle tue domande.
La band è nata nel 2015 dopo un mio periodo di inattività per cui la voglia di ricominciare e di esplodere era davvero tanta. Ho dovuto focalizzare gli obiettivi e riordinare mille idee che avevo in testa e finalmente, dopo una girandola di musicisti, nel 2017 i Syberia hanno trovato la loro quadra con l’entrata alle tastiere e i sintetizzatori del mio migliore amico Tommy Rock. Neanche un anno dopo è stata la volta di Alex Lucars, batteria e percussioni, e a quel punto i Syberia hanno preso il volo. Siamo una band New Wave molto originale che spazia dal Synth Pop al Darkwave e ad oggi abbiamo rilasciato un E.P. dal titolo “Visions” e un singolo dal titolo “Copenaghen” che anticipa l’uscita di un nuovo imminente E.P.
First of all, good evening to all readers and a hug to you Raffaela, for this interesting interview. I am Jan Filipovic, leader of Syberia and it is a pleasure to answer your questions.
The band was created in 2015, after a period of inactivity which intensified the desire to start again, and really explode. I had to focus on the goals and tidy up a thousand ideas that I had in my head. Finally, after a pinwheel of musicians, Syberia started to take off when my best friend Tommy Rock joined on keyboards and synthesizers. Syberia really took flight less than a year later, when Alex Lucars joined on drums and percussion.
We are a very original New Wave band ranging from Synth Pop to Darkwave. In 2019, we released our E.P. titled "Visions." In June of 2020, we came out with, "Copenhagen," a single that anticipates the release of an upcoming new E.P.
CHE COSA TI HA ISPIRATO A DIVENTARE UN MUSICISTA?
WHAT INSPIRED YOU TO BECOME A MUSICIAN?
Jan: Personalmente oltre ai miei ricordi di giochi sportivi e scalmanati e dei miei giovanissimi genitori in un epoca, quella di fine anni ’80 primissimi ’90, non ho memorie più forti e piacevoli di me bambino appassionato di musica, cinema e stramberie adolescenziali. Ho iniziato subito a seguire i miei istinti artistici ed uno dei miei passatempi preferiti era perdermi nelle centinaia di vinili di mio padre di cui amavo le copertine. Ho sognato molto presto di assaporare con mano il successo, e più nello specifico di diventare una rockstar; oltre a lustrini e paillettes ho sempre sentito
il bisogno di esprimere e raccontare (a chi ne ha voglia) i miei mondi fantastici attraverso note e parole mettendo nero su bianco il mio vasto background, quello di un ragazzino cresciuto molto in fretta e di un adulto che rimarrà per sempre un malefico Peter Pan.
Jan: Personally, in addition to my memories of sports and rowdy games, and of my very young parents in a time (the late 80s and early 90s), I have no stronger and more pleasant memories of myself than as a child passionate about music, cinema and teenage quirks. I immediately started following my artistic instincts and one of my favorite pastimes was getting lost in the hundreds of vinylsthat belonged to my father, whose covers I loved. I dreamed very early of savoring success with my own hands, and more specifically of becoming a rock star; besides sequins and sequins, I have always felt the need to express and tell (to those who want it) my fantastic worlds through notes and words putting my vast background in black and white, that of a boy who grew up very quickly and an adult who will always remain an evil Peter Pan.
QUANTI ANNI AVEVI QUANDO HAI INIZIATO A SUONARE?
HOW OLD WERE YOU WHEN YOU STARTED TO PLAY (MUSIC)?
Jan: A quattro anni passavo molto tempo a cantare e spesso inventavo sul momento canzoni che poi registravo su audiocassette tramite rudimentali Hi-Fi di quei tempi. Ne conservo per ricordo ancora qualcuna… Mi piaceva già ascoltare tantissima disparata musica e talvolta reinterpretavo a modo mio canzoni anche difficili. A sei anni chiesi una batteria che non mi fu mai regalata forse per scongiurare timpani rotti in casa e schiamazzi a tutte le ore. Ci rimasi molto male e ancora oggi me ne dispiaccio molto. In sostituzione ebbi un sassofono giocattolo che lanciai dalla finestra!! A quel
punto capendo che per me era importante mi fu regalato prima un organo e successivamente una piccola tastiera, fin quando a dieci anni iniziai a suonare la chitarra classica presto soppiantata da quella elettrica. Ogni tanto mi cimentavo anche nel basso e a dodici anni provai a formare la mia prima band senza reali risultati. Un anno dopo finalmente riuscii a mettere insieme un gruppo e così potei iniziare a suonare per la prima volta tutte le mie canzoni che già all’epoca avevo composto. A quattordici anni poi ho iniziato a prendere lezioni di canto in una scuola privata e dopo poco mi fu proposto di andare al Conservatorio di Musica Santa Cecilia, ma per vari motivi non andai mai ed
anche di questo oggi me ne dispiaccio molto.
Jan: At the age of four, I spent a lot of time singing and often invented songs on the spot which I then recorded on audio cassettes through rudimentary Hi-Fi of those times. I still have a few to remember ... I already liked listening to many different music and sometimes I reinterpreted even difficult songs in my own way. At six I asked for drums, that were never given to me, perhaps to ward off broken eardrums and cackles at all hours. I was very upset, and still feel very sorry about it today. Instead, I had a toy saxophone that I threw from the window!! To that point, realizing that it was important to me, I was given an organ first and then a small keyboard, until at the age of ten I started playing the classical guitar, soon replaced by the electric one. Every now and then I also tried bass, and at twelve I tried to form my first band without real results. A year later I finally managed to put together a group and so I was able to start playing for the first time, all my songs that I had already composed at the time. At the age of fourteen I then started taking singing lessons in a private school and after a while I was asked to go to the Santa Cecilia Conservatory of Music, but for various reasons I never went and I am also very sorry about that to this day.
COME DESCRIVERESTI LA TUA MUSICA?
HOW WOULD YOU DESCRIBE YOUR MUSIC?
Jan: Sono un compositore davvero intimista, amo scrivere d’amore in una forma talvolta assai barocca e romanzata, quasi gotica. La mia musica è una teatrale ballata molto malinconica e nostalgica ma anche molto danzabile ove si crea un mix dal sapore fortemente anni ’80, un epoca in cui questi stilemi erano parecchio in voga.
Jan: I am a truly intimate composer, I love to write about love in a form that is sometimes very baroque and romanticized, almost Gothic. My music is a theatrical ballad that is very melancholic and nostalgic, but also very danceable where a mix with a strong 80s flavor is created, an era in which these styles were very much in vogue.
DOVE TI SEI ESIBITO?
WHERE ARE YOU PERFORMED?
Jan: Abbiamo iniziato la nostra attività live soltanto sul finire del 2018 e per adesso abbiamo battuto tutto il circuito romano con ottimi risultati. Speriamo al più presto di poterci cimentare anche al di fuori del nostro territorio e magari anche all’estero. Abbiamo qualche canzone in italiano, la nostra lingua, ma ne abbiamo moltissime anche in inglese e questa cosa ci rende una band molto internazionale. Scalpitiamo quindi per farci conoscere ovunque, non solo con la nostra musica digitale ma anche e soprattutto con i nostri concerti, eventi dove siamo sempre molto euforici e ci sentiamo pienamente a nostro agio.
Jan: We only started our live activity at the end of 2018, and for now we have beaten the entire Roman circuit with excellent results. We hope as soon as possible to try our hand even outside of our territory, and perhaps even abroad. We have a few songs in Italian, our language, but we also have a lot of them in English and this makes us a very international band. We therefore pave the way to make ourselves known everywhere, not only with our digital music but also and above all with our concerts, events where we are always very euphoric and we feel fully at ease.
HAI DEI PROSSIMI CONCERTI?
DO YOU HAVE ANY UPCOMING SHOWS?
Jan: Questo 2020 è stato molto complesso per via delle ristrettezze dovute alla pandemia di Covid-19, e tutta l’arte e le attività di intrattenimento sono state letteralmente ammazzate. L’estate ormai decollata ci sta regalando qualche sorriso che avevamo dimenticato e speriamo che la tendenza possa continuare su questa onda nonostante ho molta paura per il futuro. Per me la musica e i Syberia è vita e non potrei sopportare di non vedere nel breve tempo una reale e definitiva risoluzione che ci porti definitivamente alle nostre vite di sempre. L’anno era cominciato molto bene sulla scia di un 2019 che per il sottoscritto e i Syberia è stato uno dei migliori mai vissuti, ma poi tutto si è eclissato d’improvviso come nei peggiori film distopici. Tra Gennaio e Febbraio abbiamo avuto molte splendide serate nei migliori locali della Capitale ma poi ci siamo fermati fino metà luglio occupando il nostro tempo in maniera diversa, ma arrivati ad oggi abbiamo davvero una gran voglia di tornare a suonare dal vivo. Stiamo organizzando dei concerti per Agosto e Settembre e di sicuro, Covid-19 permettendo, avremo un autunno ricchissimo di concerti ed eventi live.
Jan: This 2020 has been very complex because of the straits due to the Covid-19 pandemic, and all the art and entertainment activities have been literally killed. The summer that has now taken off is giving us some smiles that we had forgotten, and we hope that the trend can continue on this wave even though I am very afraid for the future. For me, music and Syberia is life and I could not bear to not see in the short time a real and definitive resolution that will lead us definitively to our usual lives. The year had started very well in the wake of a 2019 that for myself and Syberia was one of the best ever, but then everything suddenly disappeared as in the worst dystopian films. Between January and February, we had many wonderful evenings in the best clubs in the capital, but then we stopped until mid-July occupying our time in a different way, but nowadays we really want to go back to playing live. We are organizing concerts for August and September and for sure, Covid-19 permitting, we will have an autumn full of concerts and live events.
DOVE TI PIACE DI PIU’ ESIBIRTI?
WHERE IS YOUR IDEAL VENUE?
Jan: Sogno di poter al più presto riempire i più grandi stadi…!! Ma aldilà dei sogni penso che la nostra band sia perfetta per le grandi esibizioni dal vivo e le arene stracolme. Siamo il classico gruppo che si eccita sempre di più quando vede e sente la gente urlare e divertirsi, e più noi siamo carichi più la nostra performance è eccellente sia visivamente che tecnicamente. Ciò nonostante adoro anche i club e le discoteche notturne dove la nostra musica si sposa perfettamente con le atmosfere oscure e nascoste della notte. Luoghi magari più intimi ma anche più positivamente perversi dove le nostre note e i nostri testi possono prendere forma e vita. E’ il perfetto rovescio di medaglia dei Syberia sì molto sguaiati e Rock’n’Roll, ma anche molto poetici e romantici.
Jan: I dream of being able to fill the biggest stadiums as soon as possible… !! But beyond dreams, I think our band is perfect for big live performances and crowded arenas. We are the classic group that gets more and more excited when it sees and hear people screaming and having fun, and the more we are charged the more our performance is excellent both visually and technically. Nonetheless, I also love night clubs and discos where our music fits perfectly with the dark and hidden atmospheres of the night. Perhaps more intimate but also more positively perverse places where our notes and our texts can take shape and life. It is the perfect downside of the Syberia so very uncouth and Rock'n’Roll, but also very poetic and romantic.
QUALE E’ LA TUA CANZONE PREFERITA DA SUONARE DAL VIVO?
WHAT IS YOUR FAVORITE SONG TO PLAY LIVE?
Jan: Sono così entusiasta, orgoglioso e soddisfatto delle mie canzoni, che in concerto davvero amo suonarle tutte e tutte con la stessa energia e pathos, e credo che anche per gli altri Syberia sia lo stesso. E’ molto difficile infatti scegliere di volta in volta la nostra scaletta da eseguire e talvolta a malincuore dobbiamo sacrificare qualche pezzo. Penso veramente che le nostre canzoni siano tutte fantastiche e tutte lo sono sia dal vivo che soprattutto sul disco, per cui se posso mandare un messaggio ai nostri lettori… ascoltate la nostra musica e magari venite a vederci in concerto. Non ne rimarrete affatto delusi!
Jan: I am so enthusiastic, proud and satisfied with my songs, that in concert I really love playing them all with the same energy and pathos, and I believe that for the other Syberia members, it is the same. In fact, it is very difficult to choose from time to time our set list, and sometimes we have to sacrifice a few pieces. I really think that our songs are all fantastic and they are all live and especially on the record, so if I can send a message to our readers ... listen to our music and maybe come to see us in concert. You won't be disappointed at all!
QUALI MUSICISTI FAMOSI AMMIRI?
WHICH FAMOUS MUSICIANS YOU ADMIRE?
Jan: Sono un ascoltatore a 360° e davvero apprezzo moltissimi disparati generi musicali sebbeneho una predilezione per gli anni ’80. La musica penso sia bella tutta e tutta può veramenteinsegnare qualcosa e tenerci compagnia nei diversi momenti della quotidianità. E’ davvero difficileper me quindi citare solo alcuni artisti fra tanti, perché tanti di loro mi hanno accompagnato neglianni risultando fondamentali nell’evoluzione della mia vita. Da piccolissimo ho ascoltato tantamusica italiana che a dispetto di quel che si dice o si pensa conserva moltissimi artisti di caratura elevatissima, mentre nella prima adolescenza mi sono dedicato a quella che sarà una passione per tutta la vita, ovvero la musica New Wave con tutte le sue sfumature Post Punk, Darkwave, New Romantic, Synthwave, Synth Pop ed Electro Rock. Contestualmente scoprii la musica Rock e Metal,
altra enorme passione, e tutti i suoi articolati ed inenarrabili sotto generi. Di contro sono sempre stato anche un assiduo frequentatore di discoteche, specie nei lunghi periodi estivi, e così ho sempre coltivato anche una grande passione per tutta la musica da discoteca ed elettronica in generale.
Jan: I am a 360° listener and I really appreciate many disparate musical genres, although I have a preference for the 80s. I think music is beautiful, and all can truly teach something and keep us company in the different moments of everyday life. It is really difficult for me to mention only a few artists among many, because many of them have accompanied me over the years, being fundamental in the evolution of my life. When I was very young I listened to a lot of Italian music which, despite what is said or thought, retains many artists of very high caliber, while in my early teens I dedicated myself to what will be a passion for a lifetime, namely New Wave music with all the its nuances Post Punk, Darkwave, New Romantic, Synthwave, Synth Pop and Electro Rock. At the same time I discovered Rock and Metal music, another huge passion, and all its articulated and unspeakable sub-genres. On the other hand, I have always been a frequent visitor to discos, especially in the long summer periods, and so I have always cultivated a great passion for all disco music and electronics in general.
QUALE E’ IL MIGLIOR CONSIGLIO CHE TI E’ STATO DATO?
WHAT IS THE BEST ADVICE THAT HAS BEEN GIVEN TO YOU?
Jan: Onestamente non sono una persona che segue molto i consigli altrui, amo fare le cose fatte bene, sono dannatamente puntiglioso e perfezionista, talvolta testardo, ma non ascolto molto i consigli ne tantomeno li cerco. Non mi piango mai addosso e se devo fare una scelta la faccio dopo una attenta analisi ma comunque anche in maniera istintiva e decisamente preferisco sbagliare da me anziché rischiare di farlo col consiglio di qualcun altro. La vita è piena di insidie ma con le dovute attenzioni bisogna andare avanti a testa alta e non guardarsi mai troppo indietro, bisogna assumersi le proprie responsabilità e fronteggiare i colpi cercando di non cadere mai sapendo che però ogni tanto può succedere ed è lì che bisogna rialzarsi con le proprie forze, più forti di prima e
continuare questo magnifico viaggio che si chiama vita. Bisogna avere coraggio e fare le proprie mosse, non si può vivere rintanati ed avere rimpianti o rimorsi è una delle cose peggiori. Dobbiamo accettare di essere soli in questo mondo e dobbiamo cavarcela con le nostre mani. Essere uomini significa questo e purtroppo non c’è spazio per i deboli. Jan: Honestly, I'm not a person who follows the advice of others very much, I love doing things well, I'm A damned punctilious and perfectionist, sometimes stubborn, but I don't listen to advice much, much less seek it. I never cry on myself and if I have to make a choice I do it after a careful analysis but also instinctively and I definitely prefer to make mistakes by myself rather than risk doing it with someone else's advice. Life is full of pitfalls but with due attention you have to go forward with your head held high and never look too far back, you have to take responsibility and face the blows trying to never fall knowing that however it can happen every now and then and that's where you need to stand up with your own strength, stronger than before, and continue this magnificent journey called life. You have to have courage and make your own moves, you can't live holed up and having regrets or regrets is one of the worst things. We must accept that we are alone in this world and we must get by with our hands. This is being human, and unfortunately there is no room for the weak.
SE POTESSI CAMBIARE QUALCOSA NEL SETTORE DELLA MUSICA, QUALE SAREBBE?
IF YOU COULD CHANGE SOMETHING IN THE MUSIC SECTOR, WHAT WOULD IT BE?
Jan: Stiamo vivendo un epoca dove i talent scout e i manager quasi non esistono più. Una volta le band si esibivano dal vivo oppure magari erano prese in simpatia da qualche deejay che nelle migliori serate riproponeva in consolle i loro migliori brani. La maggior parte delle più grandi band sono diventate famose proprio in questo modo, supportate dalla gente e soprattutto dai talent scout che decidevano di puntare su di loro portandoli nelle case discografiche dove un contratto apriva loro le porte al successo. Ovviamente qui forse arrivava la parte più difficile e il rischio era quello di fare flop ma a quel punto dipendeva da te solamente. Oggi invece queste figure decisive dello show business sono assai rare, i concerti sono centellinati e quasi sempre avvengono in sciapi locali mal gestiti e semi deserti; anche le serate e gli eventi sono pochissimi e si preferisce dar spazio a balere latine o a lounge bar soffusi. Le radio d’altro canto sono obbligate a trasmettere musica proveniente dalle major e le stesse major sono poco propense a mettere sotto contratto nuovi talenti. Un cane che si morde la coda. Negli ultimissimi anni sono andati di moda programmi televisivi musicali ma per quanto siano validi ed eventualmente interessanti non propongono la particolarità ma si focalizzano su un certo tipo di prodotto che pilotato nella giusta maniera può dare determinati risultati commerciali sicuramente validi ma tutti tremendamente simili tra loro, come una sorta di clonazione artistica musicale. Si è così costretti a lavorare su internet che risulta
essere quindi il vecchio palcoscenico, o meglio una brutta e finta copia. Oltre che musicisti quindi, anzitutto bisogna essere grandi programmatori informatici, il che è assurdo. Nell’etere e solo in questo modo si riesce quindi a dar voce alla propria arte, cercando di raccogliere quanta più visibilità possibile tanto da poter attirare l’attenzione di qualcuno di importante che possa aiutarti.
E’ davvero avvilente, non è più musica. Ecco sotto questo aspetto sarebbe bello chiudere gli occhi e addormentarsi per risvegliarsi nel 1984.
Jan: We are living in an era where talent scouts and managers almost no longer exist. Once upon a time the bands performed live or maybe they were taken in sympathy by some deejay who in the best evenings re-presented their best songs in the console. Most of the biggest bands have become famous in this way, supported by the people and above all by the talent scouts who decided to focus on them by bringing them to the record companies where a contract opened their doors to success. Obviously perhaps the most difficult part came here and the risk was to flop but at that point it was up to you alone. Today, however, these decisive figures of the show business are very rare, concerts are sipped and almost always take place in poorly managed and semi-deserted local huts; evenings and events are very few and it is preferred to give space to Latin dance halls or to suffused lounge bars. Radios on the other hand are forced to broadcast music from the majors and the majors themselves are unwilling to put new talents on contract. A dog that bites its tail. In the last few years musical television programs have gone out of fashion but as valid and possibly interesting they do not offer particularity but focus on a certain type of product which, when piloted in the right way, can give certain commercial results that are certainly valid but all tremendously similar to each other, as a sort of artistic musical cloning. It is so forced to work on the internet that it turns out to be a bad and fake copy. In addition to musicians, first of all you have to be a great computer programmer, which is absurd. In only in this way, you can give voice to your art, trying to gather as much visibility as possible so as to be able to attract the attention of someone important who can help you. It is really demeaning, it is no longer music. Here in this respect it would be nice to close your eyes and fall asleep to wake up in 1984.
DAI UN MESSAGGIO AI TUOI FAN
GIVE A MESSAGE TO YOUR FANS
Jan: Siamo soltanto all’inizio, dateci il vostro supporto e vi promettiamo che non vi deluderemo. E’ da poco uscito un singolo dal titolo “Copenaghen” di cui presto potrete guardare un lyrics video, e in autunno sarà rilasciato il nostro primo video clip su una canzone nuova che siamo sicuri vi farà impazzire e che si chiama “Ritual”. Per la fine dell’anno presenteremo il nostro nuovo E. P. che qui vi anticipo si intitolerà “Vortecs” e per il 2021 abbiamo tantissime altre novità e sorprese che ci accompagneranno per tutto l’anno. Seguiteci e sosteneteci…. E ululeremo alla luna insieme!
Jan: We are only at the beginning, give us your support and we promise you that we will not disappoint you. A single entitled "Copenaghen" has just been released and you will soon be able to watch a lyrical video, and in the fall our first video clip will be released on a new song that we are sure will drive you crazy and called "Ritual". For the end of the year we will present our new E. P. which here I will advance will be titled "Vortecs" and for 2021 we have many other news and surprises that will accompany us throughout the year. Follow us and support us…. And we will howl at the moon together!
CHE PROGETTI HAI PER IL FUTURO?
WHAT PROJECTS DO YOU HAVE FOR THE FUTURE?
Jan: Oltre alle novità appena elencate, il progetto numero uno resta e resterà sempre quello di trovare al più presto una casa discografica valida e professionale che punta su di noi e ha voglia di spingerci in alto come noi meritiamo. Faremo di tutto per agguantare questo traguardo che potrà coronare il nostro sogno e soprattutto saprà ricompensare i nostri sacrifici. Abbiamo voglia di spaccare il mondo e lo dimostreremo, abbiamo solo bisogno di un occasione. Nessuno ne rimarrà deluso, ne siamo certi. Fino ad allora continuate a starci vicino e divulgate ai 4 venti il verbo dei Syberia. Per qualsiasi informazione visitate pure il nostro sito ufficiale ove potrete trovare tutto quello vi interessa: www.syberia.eu Jan: In addition to the news just listed, the number one project remains and will always be to find a valid and professional record company that focuses on us and wants to push us as high as we deserve. We will do everything possible to seize this goal that will fulfill our dream and above all will reward our sacrifices. We want to split the world and we will prove it, we just need an opportunity. Nobody will be disappointed, we are sure. Until then, keep close to us and spread the Syberia verb to the 4 winds. For any information, please visit our official website where you can find everything you are interested in: www.syberia.eu
Grazie per la bella intervista. Un abbraccio a te Raf e a tutti i lettori e i sostenitori da parte di Jan Filipovic e di tutta la band Syberia.
Thanks for the nice interview. A hug to you Raf and to all readers and supporters from Jan Filipovic and the whole Syberia band.
Ascolta a Syberia su Spotify!
Listen to Syberia on Spotify!
Translations have been edited for clarity
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